Sono volontaria della Ronda da poco più di un anno e ho assistito fin dall’inizio alla nascita (quasi dal nulla!) dei Cucinieri di Strada. 

Tutto comincia da un’esigenza “covid”: le scuole chiuse e la necessità di fornire pasti sigillati richiedeva una rivoluzione di tutto il servizio.

La disponibilità e la competenza di Francesco (chef di lunga data), l’energia dei volontari e il coordinamento hanno reso possibile la preparazione fino a 297 pasti (primo, secondo, contorno). 

Abbiamo imparato a sviscerare trote e disossare polli, pulito migliaia di fragole, pomodori, verdura e frutta di tutti i tipi, smistato, condito e cucinato. E per fortuna ogni venerdì ci aiutano le signore della Comunità Islamica che preparano cous cous e speziatissime zuppe.

Così, tra cuoci pasta, nuovi incredibili fornelli, un tentativo di orto e casse e casse di mandarini, siamo ancora qui, a cucinare, ridere e imparare, perché tutti abbiano sempre un pasto caldo.

È solo una delle storie che raccontiamo nel nostro bilancio sociale (che trovate qui)