Oggi c’è stata la nostra audizione nella commissione consiliare 5a sul tema “emergenza freddo” nella quale abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per la situazione delle troppe persone senza dimora di Verona, un numero almeno raddoppiato rispetto allo scorso anno e che non ha avuto lo stesso aumento di posti letto nei dormitori (19 in meno confrontando le delibere 2019 e 2020).
Abbiamo parlato di trovare spazi comuni di progettazione di percorsi di reinserimento al lavoro, di luoghi per chi può pagare un affitto, di trovare soluzioni anche per chi non ha i requisiti per entrare nei dormitori, di poter dare accesso gratuito ai bagni e docce pubblici a chi non ha una casa e 70 centesimi da pagare.
Abbiamo chiesto aiuto per l’inserimento anagrafico, con l’assegnazione della residenza nella via fittizia, di quelle persone che ne hanno bisogno per poter iniziare un lavoro ed espresso la preoccupazione per le centinaia (400) persone che potrebbero uscire dai centri d’accoglienza per aver aderito alla sanatoria.

E raccontato che la maggioranza delle persone senza dimora sono gente per bene, che vorrebbero una vita normale.

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